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giovedì 9 giugno 2011

C'è chi dice SI...

Dopo un periodo di assenza dal sito, ricevo e pubblico molto volentieri una mail di un'amica relativa al referendum del 12 e 13 giugno. 



"Tra pochi giorni saremo chiamati ad un importantissimo appuntamento : il referendum.
Esprimere un voto al referendum del 12 e 13 giugno, costituisce non soltanto un dovere civico ma anche un contributo di notevole importanza per il futuro del nostro Paese. Per il futuro nostro, e dei nostri figli.
Saranno consegnate 4 schede su ACQUA, NUCLEARE E LEGITTIMO IMPEDIMENTO.
Mi preme sensibilizzarvi sui primi 2 quesiti. 
Il primo propone l'abrogazione dell'art. 23 bis del decreto legge n.112 del 25/06/2008. Barrando SI, aboliamo l'articolo che stabilisce l'affidamento della gestione del servizio idrico ai privati. 
Il secondo quesito riguarda invece l'abrogazione del comma che consente al gestore del servizio idrico di ottenere profitti caricando sulla bolletta dei cittadini il 7% a remunerazione del capitale investito. 
Mentre in Francia, cosi come in Inghilterra, si fa un passo indietro sulla privatizzazione dell'acqua, in Italia si privatizza. La Francia ad esempio, è stata una delle nazioni pioniere relativamente al passaggio da gestione pubblica a gestione privata del bene-acqua, ma l'aumento sistematico dei prezzi, non accompagnato da un miglioramento dei servizi, ha portato tale Paese ad un ripensamento.
Inoltre, per aumentare i profitti, le aziende private hanno ridotto gli investimenti al minimo. La ratio sta nel fatto che la natura di un'azienda è finalizzata all'ottenimento di un maggiore profitto, ciò contrasta con il diritto di ogni cittadino ad avere una fornitura di acqua in maniera continuativa ed a prezzi minimi.
In Francia ora si vuole la RIMUNICIPALIZZAZIONE dell'acqua.
Per ciò, per non fare errori già commessi da altri Paesi Europei. domenica 12 e lunedi 13 dobbiamo dire di SI."

SI per non privatizzare l'acqua.
SI per evitare il lucro su di un bene essenziale...l'acqua!

Mariagrazia Conte
(San Donato di Lecce)