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lunedì 28 marzo 2011

Crisi e libertà

Pensate quello che volete, ma era tutto prevedibile. 
Scoppia una guerra, siamo il Paese Europeo più  vicino alla Libia ed era facile immaginare un’ondata di profughi in cerca di un’America che poi tanto America non è.
Lampedusa e Manduria sono i centri (ormai già stracolmi), predisposti per accogliere queste persone che fuggono dalla loro terra, convinti di poter trovare magari un pò di serenità. La verità è un’altra. La verità è che queste persone fuggono dalle bombe di una guerra ingiusta, dettata da motivazioni economiche e commerciali più che da motivi umanitari, da un regime dittatoriale che marca le loro libertà, dal bisogno primordiale di sicurezza.

Quella sicurezza che qui in Italia, non c’è, non esiste, non è garantita qualora ci fosse.
Ho riflettuto per un attimo leggendo quanto riportato su un trafiletto pubblicato sul portale Repubblica.it : Jamel, 20 anni: "Sono stato a Lampedusa per due giorni, ho dormito all'aperto, voglio andare a Parigi, incontrerò mio fratello. No, non ci penso proprio a restare in Italia, voi avete la crisi".
Come dargli torto…

5 commenti:

  1. La giostra...il circo!!! L'Italia offende Moira Orfei..papaparapapapapara..papaparapapapapara...

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  2. Ecco, l'affermazione di Jamel dice tutto:soltanto noi viviamo ancora l'illusione di non essere in crisi e soprattutto di avere un ruolo attivo in questa ennesima guerra di stampo imperialista..ci sveglieremo prima o poi???La speranza è solo ciò che ci resta!!!

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  3. La speranza...è l'ultima a morire cara Silvia... :-)

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